martedì 19 aprile 2011

Due frasi che vanno tanto di moda

Sono qui oggi, dopo mesi e mesi di assenza, a causa ovviamente della tensione pre-esame di stato, per smontare pezzo per pezzo due frasi che negli ultimi anni vanno molto di moda fra i finti open minded.
Sapete, quelli che sono pieni di pregiudizi fino alla punta dei capelli ma che fanno i tolleranti perché va di moda.
Quelli che si vogliono distanziare dai più rozzi e sinceri machofascionazisti cattotalebani, vogliono avere più stile ma fanno più danni della tempesta.
Queste due frasi, alla differenza della celeberrima "anche fra i negri ci sono persone perbene", iniziano con una negazione. "Non ho nulla contro i gay MA." Una premessa, un mettere le mani avanti, di chi inconsciamente sa benissimo di dire una cazzata razzista e che potrebbe essere riconosciuta come tale.
Spesso tale captatio benevolentiae ottiene quel che vuole, e l'interlocutore spegne il cervello, rimette le armi nel fodero e perde ogni senso critico. Ovviamente in presenza di altri machofascionazisti potrebbe essere omessa, tale formula, dato che sono tutti d'accordo, supportati dal loro alto senso morale e dalla convinzione di dire verità sacrosante dettate dalla ragione, incontrovertibili.
Oggi vi dimostrerò come smontare tali perle di saggezza snocciolate, con aria da opinionisti, da chi non riesce neanche a trovarsi il culo con le mani se qualcuno non dà loro le coordinate per farlo.
"Non ho niente contro i gay ma....
  • Non mi piace quando li vedo per strada e si baciano e si tengono per mano, ma dico io, non m'importa quello che fai in privato sia chiaro, però perché devi ostentare la tua omosessualità? Io ostento la mia eterosessualità?"
Risposta: sì. Sono quasi sicuro che l'hai fatto in passato, e in caso contrario è perché non hai avuto la possibilità, o sei molto pudico. Però sono anche sicuro che non ti solleva tutte queste domande, la vista di una coppia etero. Ora ti chiedo: perché una coppia di etero, spesso di aspetto repellente, può pomiciare sopra un monumento storico con le mani di uno nelle mutande dell'altra, in pieno giorno e in presenza di bymbyny, senza che tu batta ciglio? Perché la vista di due innocenti omosessuali che (solo) si tengono la mano ti solleva invece molte più domande? Devono nascondersi, loro' Devono vergognarsi? Devono fare queste cose di nascosto, come se stessero stuprando qualcuno, come se fossero malati?
Almeno, in questi tempi duri e oscurantisti, loro gridano qualcosa al mondo, coscienti e volenti o meno. Loro gridano la loro libertà, che cosa grida una repellente coppia etero in posizione kamasutra in mezzo alla strada? Che non hanno soldi per andare da qualche parte? Secondo me sono solo esibizionisti, come quelli che vanno in giro per il parco, ti puntano e si aprono il paltò mostrandoti il wurstel.
Ma che lo facciano pure. Le coppie etero, dico. Siamo in un paese libero, e anche se spesso vorrei cavarmi gli occhi non ci vedo nulla di male. Pari diritti però, ok? Non è che appena una coppia di omosessuali si scambia un bacio sulla guancia poi parte la filippica.

  • Non riesco proprio a sopportare le carnevalate come il gay pride e quando si comportano da checche in quel modo ridicolo"
Forse non avete capito che il gay pride non è una cosa fatta così, tanto per stare con le tette al vento o per nuocere al prossimo, come il family day. Il gay pride nasce per scuotere una società immobile in modo pacifico, con manifestazioni in piazza, per dire che non ci si vergogna di nulla, perché non vi è nulla di cui vergognarsi. Un modo per farsi notare, per dire "ci siamo anche noi, anche se lo dimenticate, anche se ci volete nascondere". Una protesta pacifica che se ci fossero i pari diritti neanche avrebbe luogo. Forse noi sentiamo il bisogno di scendere in piazza quando tutto va bene?
Poniamo ora l'accento sul caso "checca". Ora, se a dirlo fosse una persona molto irritata da qualsiasi genere di dimostrazione di frivolezza, che siano le risatine da oca di un uomo o di una donna, potrebbe anche essere una protesta sensata. Anche nel primo caso, quello dell'ostentazione della propria omosessualità: se a dirlo fosse una persona come me, disgustata anche dalle esibizioni delle coppie etero, ci sarebbe qualcosa di coerente.
Il punto è che questa è la frase preferita anche di qualsiasi ragazzino che ha appena finito di tirarsi pugni con gli amici, ridere sonoramente facendo la voce grossa e calciare le pigne per attirare l'attenzione delle femmine. Ora, io penso che ogni persona intelligente convenga con me su un punto preciso: ognuno ha il diritto di condurre il comportamento che più considera adeguato alla propria persona. Che siano atteggiamenti da stupido macho gradasso o risatine frivole. Indubbiamente fanno meno danno le checche che si ripassano lo smalto  piuttosto che i gradassi che fanno le corse con le moto.

2 commenti:

  1. Bel post.
    Solo una domanda, che ne pensi del fatto che in alcune persone manifestazioni come il gay pride li porta a ritrovarsi "contro" quando erano a favore? Mi spiego, conosco persone che non hanno mai avuto problemi con l'accettazione dell'omosessualità ma quando hanno visto il gay pride ne hanno dedotto che forse è vero che sono tutti dei pagliacci e hanno cominciato, al contrario, a essere più diffidenti di prima. Secondo te è perchè in Italia viene diffusa solo l'immagine del gay da gaypride (la macchietta checca, insomma) e non di quello che fa la sua pacifica vita come tutti gli altri, si veste in giacca e cravatta e va in banca?

    K.

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  2. In America lo stereotipo del gay ormai è l'americano repubblicano tradizionalista, in Italia è la checca isterica. Quando ci si rivolge agli omosessuali si è sempre incerti sul dargli del lui o del lei, questo perché si confonde l'omosessualità con la transessualità, la qual cosa è assurda. Però è anche vero che sono gli stessi omosessuali a etichettarsi: sono stata in una discoteca gay e ho visto che tutte le coppie lesbo (o come preferisco dire, "lelle") erano formate da una ragazza femminile e una ragazza maschile, fatta con lo stampino: capelli cortissimi, tozza, occhiali, vestiti maschili. Io penso che tutti siano liberi di fare come vogliono, un omosessuale non transessuale può anche agire come una checca isterica, così come ogni ragazzo etero può atteggiarsi da scimmione urlacchiando quando vede una donna... però poi devono prendersi le responsabilità delle loro azioni. Il punto è che ho il vago sospetto che, seppur mossi da nobilissime intenzioni, molti omosessuali che si sentono uomini (se non anche macho xD) agiscano per forza da "checca" per dire al mondo che esistono anche loro, dato che se facessero le persone serie non verrebbero cagati dall'opinione pubblica. è un circolo vizioso: se sei normale non fai notizia, se ti atteggi da pazzo fai notizia, ma i mezzi d'informazione ti faranno passare per pazzo senza andare a fondo della questione.
    E ovviamente qualunque cosa possa far cambiare idea all'opinione pubblica viene brutalmente censurato, quindi ciao ciao agli omosessuali "maschi" di Queer As Folk e altri programmi del genere.

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