domenica 10 ottobre 2010

Presentazione (dovrò pur farlo, no?)

Beh, dato che lo ha fatto Artemis, per equità, tocca anche a me presentarmi. Per pigrizia e praticità, lo farò grazie ad un test scemo, ma comodo e sbrigativo.

DATA DI NASCITA: 20 Ottobre 1992
SESSO: femmina contenta di esserlo
DOVE VIVI: in una casa, per fortuna. Con mia madre e un cane tenero e rompiballe.
DOVE VORRESTI VIVERE: dove possa sposarmi e farmi una famiglia, ossia in soli dieci Paesi.
DOVE NON VORRESTI VIVERE: in Italia, anche se la splendida Sardegna mi mancherà da morire.
TENDENZE SESSUALI: lella. Lesbica è una parola contorta, peggio di mestruazioni.
RELIGIONE: alcuna. Tendenzialmente agnostica. Mai stata cristiana, fortunatamente.
PARTITO POLITICO: fanno tutti schifo. Sono per la libertà che non mina quella altrui. Non è difficile, ve lo assicuro.
PACIFISTA O GUERRIGLIERO: assolutamente pacifista.
LINGUE PARLATE: bene: italiano; medio, più o meno: francese, inglese.
ETA' STORICA IN CUI VORRESTI VIVERE: 1700, quando l'illuminismo era ancora ricco di illusioni.
LIBRI: V.M. 18 di Isabella Santacroce, Il Silmarillion di Tolkien, Carmilla di Sheridan Le Fanu e molti altri.
NAZIONE PREFERITA: Olanda.
NAZIONE ODIATA: dove viene negata la libertà (Italia inclusa).
FUMO: no, ma non condanno.
SEI MAI STATO AD UNA MANIFESAZIONE: sì.
QUALE LINGUA VORRESTI CONOSCERE MEGLIO: vorrei perfezionare quelle che so e impararne delle altre.
IDEALE PIU' IMPORTANTE: libertà.
IL PEGGIOR DIFETTO DELL'UMANITA': l'indifferenza.
IL MIGLIOR PREGIO DELL'UMANITA': quando l'uomo è messo alle strette, se la sbroglia sempre.

Le mie abitudini non credo siano di vitale interesse. Mangio quasi tutto (animali esclusi), respiro, dormo e altro. Ah, giusto, penso anche.
Aufwiedersehen.

I veri, insultati eroi

Bang. O forse bum. Chissà quale è stato l'ultimo rumoraccio udito dai morti -fin troppo compianti- quattro soldati in Afghanistan. Gli ultimi di una lunga serie.
Mi sembra veramente ipocrita piangere quando la "missione di pace" uccide civili innocenti ed ignari, mentre i militari sanno di correre dei rischi, a cosa vanno incontro. Si tratta di una scelta di vita, si spera ben meditata. Mi si potrebbe rispondere: -ma è il loro lavoro, anche gli operai metalmeccanici rovinano il mondo inquinando!-. Problema: chi fa il militare frequenta un'accademia, si prepara specificatamente per quel mestiere; gli operai raramente aspirano a diventarlo. Lo fanno perché d'aria di certo non si campa. Se proprio dobbiamo dare la colpa a qualcuno, diamola a chi gestisce queste fabbriche, dato che lo fa in maniera sconsiderata! Chi sceglie di sparare non deve essere compianto in questa maniera ridicola, nessuno li ha costretti. La leva obbligatoria non esiste più, quindi se la è cercata. Punto.
I veri eroi sono quelli che collaborano con Emergency o con altre associazioni e si pagano il viaggio di tasca propria per togliere le mine, aiutare bimbi col ventre rigonfio per la denutrizione, i lebbrosi, i malconci di ogni genere. Quando loro muoiono o rischiano, nessuno dice grazie in TV: al potere fa più comodo accusarli di colaborare col "nemico" solo perché curano chiunque, mostrando la vera vocazione di un medico perbene. Sono scelte sicuramente più consapevoli, non fatte per soldi. La pace non è denaro, la pace è l'unica condizione per poter anche solo aver modo di pensare e produce la vera ricchezza: i rapporti umani sani, la vita tranquilla. Le missioni di pace producono tutto tranne che questo. I veri martiri sono sempre ignorati, sbattuti in carcere, uccisi.
Sei un eroe se stupri e torturi nelle carceri, o magari se ammazzi un bimbo davanti a sua madre (non parlo dei soldati italiani, anche perché non ho fonti, ma in generale). Al potere fa più comodo ripeterci a mo' di cantilena quanto siano braaaaavi e giuuuuusti i soldati occidentali, anziché dirci davvero che cosa fanno. Sono troppi pochi i soldati spinti dall'amor di patria, proprio quanti i preti che ammettono la corruzione del Vaticano. Per questa ragione, non posso definire nobile il loro mestiere. Non è assolutamente vero che loro sono i garanti della nostra pace, che ci proteggono dai mostruosi musulmani: ho trovato più pericoloso Gheddafi quando ha distribuito, come fossero volantini, il Corano a quelle povere hostess, chissà perché tutte molto carine.
Il vero nemico è chi ci governa. Sono loro che fanno il lavaggio del cervello alla gente, facendo credere che la guerra è una cosa giusta, mentre sorseggiano costoso champagne.
Chissà come starebbero loro, se solo sentissero bang.

mercoledì 6 ottobre 2010

Te la sei cercata

Piccola premessa: comunico che i titolari di questo blog venerdì parteciperanno alla manifestazione che si terrà a Cagliari.
Tuttavia in questo post voglio parlare di tutt'altro.
Sempre più spesso, vagando desolatamente nerd nel mare di internet, incappo in topic che parlano dello sport più in voga di tutti i tempi: lo stupro. Siccome non amo farmi il sangue amaro, frequento solo forum frequentati da gente di una certa intelligenza media (quindi niente forum cattolici né fascistoidi), eppure anche qui le donne, con le migliori intenzioni forse, amano cospargersi il capo di cenere o gettarlo negli occhi alle colleghe.
Se c'è una cosa che mi fa incazzare, è quando si indicano le ragazze che si vestono un po' provocanti. "Beh è chiaro" si dice spesso "che se una è tutta scollata, e con la minigonna, e va da sola in disco, si vede che è disponibile e quindi è un segnale che ci sta".
Come portatore sano di minigonna mi sento oltraggiato. Sì, ci sto. Ma a un rimorchio. A un flirt. Anche a una scopata, forse, ma consenziente, che cazzo!
Possibile che tu, brutta idiota che stai dall'altra parte dello schermo, non capisca che portare la minigonna non significa chissà che cosa, ma solo sentirsi bene con sé stessi? O forse tu, coi tuoi centoquaranta chili, coi brufoli e gli occhi a palla, sei risentita del fatto che, se potessi, saresti la più bagassumini delle discotecare?
Non è pericoloso vestirsi in un certo modo. Pericoloso è girare in certi quartieri a certe ore. Pericoloso è seguire uno sconosciuto in posti bui e deserti, specie se ubriaco.
Non importa se hai la minigonna o meno, un eventuale stupratore ti sceglie come vittima anche se sei vestita alla cazzo di cane. Forse una donna succinta potrà sentirsi minacciata di fronte ai commenti osceni, ma poi pensa: uno stupratore farebbe mica tanto casino?
Da non amante delle discoteche (le odio, personalmente) posso dire che non sono posti pericolosi. Certo, bisogna fare attenzione a non bere troppo, e ci sono giri di droga pazzeschi, ma non è che uno ti violenta mentre balli.
Ah, dimenticavo.
La maggior parte degli stupri avviene in famiglia, pertanto gli stessi neanche vengono denunciati.
Come donna mi sentirei poco convinto anche a denunciare uno stupratore, se italiano. Non riesco a immaginare l'umiliazione di sentirsi dire: beh, ci stava... aveva la minigonna... che puttanella, ha 40 anni e già non è più vergine!
Davanti a cose simili reagirei davvero male, anche se non fossi io la vittima, anche se non la conoscessi. Sputerei in faccia al soggetto in questione, perché spesso l'animale non è lo stupratore, ma chi lo giustifica.
L'Italia, dunque, è composta in gran parte da animali.
Massì, difendiamo i bymbyny, che nessuno possa neanche sorridere loro senza trovarsi in manette. Preserviamo l'ingenuità della comunità censurando gli anime giapponesi e trasmettendo in prima serata le mutandine di Madre Natura e le trombate degli americani. Preserviamo la tradizione, con l'ora di religione cattolica nelle scuole e il crocefisso, lottiamo contro le lezioni di educazione sessuale (quelle fatte bene, non quelle dove si spiega come una donna allatta, cosa di cui personalmente mi sbatte un cazzo) e i distributori di preservativi nei licei.
Parliamo solo di castità e prevenzione, anzi, illudiamoci che i giovani non trombino comunque. Perché una cosa è esortare all'ordine sessuale ma mettere a disposizione i preservativi, un'altra è incitare alla castità e nasconderli, convinti che tutti ti ascolteranno, che il cielo è rosa e Giuliano Ferrara è magro.
Non mettiamo in carcere i farmacisti che non vendono contraccettivi e i ginecologi obiettori di coscienza, che non fanno il loro lavoro ma sono pagati per far sentire una merda qualunque donna che ha i suoi motivi (e anche se non li avesse, il fatto stesso che voglia abortire per una cazzata la rende una cattiva madre, no?).
E soprattutto giustifichiamo i nostri ragazzi. Loro si trombano, volenti o nolenti, le nostre donne! Preservano la razza! Meglio dello straniero invasore, no?
Ho tanta voglia di andarmene.

lunedì 4 ottobre 2010

Voli pindarici. (D)istruzione

Mi è capitato spesso di pentirmi, durante la mia tramontante carriera di liceale, di star frequentando un liceo di paese. Non lo ho fatto per svogliatezza, ma perché volevo fare lingue e non mi aspettavo di trovare una situazione tanto tragica. Ho sinceramente terrore di non riuscire ad entrare in facoltà a numero chiuso e temo che ciò avrà ripercussioni nella mia carriera universitaria, anche in facoltà più accessibili.
Eppure, ogni volta che ho confrontato con studenti di altri licei il programma di italiano (in genere, diciamocelo, il più tosto), ho tirato un sospiro di sollievo.
Che me ne frega di sapere l'interpretazione del noto ed egregio professore Pinco Pallino del verso x della poesia y?
Che me ne frega di dover interpretare l'incontro FATALE di Tizio e Caio che ha portato all'illuminazione del primo?
Sono cosciente di avere alcune notevoli lacune, ma almeno ho avuto tempo per leggere autori che mi hanno fatto riflettere, crescere o di prendere la certificazione di ECDL, molto più utile di un capitolo dell'Inferno di Dante. Nessuno mi linci per questo: io almeno mi risparmierò un esame all'Università, con tanto di crediti meritati.
Non ho mai visto una materia tanto inutile e unilaterale. Chi mi dice che i veri grandi autori sono quelli a cui si dedicano 40 pagine di libro? Non ho ancora capito l'importanza di Alfieri: basterebbe uno studio meno approfondito e capirei ugualmente il suo contributo al mondo. Sarebbe una meraviglia se si spingesse gli alunni a leggere, per esempio, un tot di libri di un tot di autori di un certo movimento culturale e poi presentare un'impressione propria. Sì, sono cosciente che queste fantasie sono soltanto una mia pippa mentale, ma che nessuno si lamenti se poi la letteratura è ghettizzata, se la cultura generale della popolazione si rivela pessima: la giornata è fatta di 24 ore, non posso imparare vita morte e miracoli di qualcuno e poi farmi una cultura o delle esperienze personali.
Per questa ragione, è veramente stupido additare come scemo/ribelle/nullafacente chi perde qualche anno scolastico, chi non ha una media eccellente o chi non ha il diploma. Il mondo è pieno di vecchietti analfabeti che della vita sanno tutto, di "drogati" che girano il mondo, di ripetenti accaniti lettori che meritano molta più ammirazione di chi conosce la regolarità di Petrarca.
I cosiddetti professoroni dalla vita ligia dovrebbero storcere meno il naso e piangere di fronte alle lezioni che potrebbe fargli un lavapiatti amante della lettura. La verità è che questa situazione fa loro comodo: troppe proteste verrebbero ascoltate e gradite, se troppe menti realmente pensanti salissero ai vertici.
Evviva i maledetti licei e istituti scadenti. Se una cosa del genere può venir detta, vuol dire che siamo proprio alla frutta.

domenica 3 ottobre 2010

Smettetela

Prima o poi voglio scrivere un piccolo trattato filosofico.
Voglio spiegare le origini del male, quello che sta dentro di noi, come un piccolo seme.
Questo piccolo seme si chiama "io non farei mai".
Ecco a voi l'inizio di tutto ciò che è sbagliato. L'intolleranza del diverso, lo sprezzo per ciò che tu non faresti mai, ma che qualcun altro fa. Qualcun altro fa, e tu pensi a te stesso. Pensi: IO non farei mai.
Tutti vedono negli altri il riflesso di sé stessi, non persone a sé stanti, complete, con diversi gusti, diverse ragioni.
Ultimamente gira una notizia che non ho approfondito: due gemelli gay spagnoli, incestuosi, che fanno un film.
Fra i commenti, i soliti: io non mi farei mai mio fratello!
Vorrei tanto rispondere: e chi te l'ha chiesto? Il fatto che esistano due sexy gemelli incestuosi prevede che tu ti trombi un consanguineo? Essi vengono a casa tua e vi costringono a copulare selvaggiamente? Se lo fanno, avranno le loro motivazioni. Si piacciono a vicenda, sono adulti e vaccinati, e soprattutto non fanno del male a nessuno. No, quel film non lo metteranno come "film per bambini", non costringeranno nessuno a vederlo.
Non mi interessa il fatto che tu non lo faresti mai, e soprattutto non vedo il motivo per cui, siccome tu non lo faresti, questo sia condannabile. Io non giocherei mai a golf, ma non per questo penso che il golf sia immorale e condannabile.
Così funziona. Dei terzi fanno delle cose e voi pensate a voi stessi, come se fossero un vostro riflesso.
Sei un uomo, vedi che a uno  piacciono altri uomini e dici: myo dyo! Io non lo farei mai!
E ti immagini a scopare con un uomo, provi disgusto e discrimini, senza tenere conto del fatto che quell'omosessuale non ti ha costretto a scopare con lui, né a immaginarlo.
Vedi che vogliono togliere il crocefisso? Tu sei cattolico e pensi che tutti lo siano. Come fanno a non esserlo? Come possono vivere senza un dio? Eretici!
Vedi che vogliono abortire. Tu non lo faresti mai! E il tuo non volerlo fare è legge: va condannato, perché tu proveresti tanta pena.
Vedi che vogliono l'eutanasia. Tu non lo faresti mai! Preferisci tenerti tua madre vegetale in casa, per il gusto di saperla viva, quando lei vorrebbe solo morire, e passa il tempo a lacrimare e a sbavare. O peggio, tu non vorresti mai che ti staccassero la spina! Del resto non hai mai provato la sensazione di non poterti alzare, non poter parlare, comunicare, muovere, mangiare, defecare. Ma la tua parola è legge.
Smettetela di considerarvi Dio, per favore.
Mettetevi nei panni altrui.
Tutto questo spiega perché dei ragazzini che distruggono un crocefisso (un oggetto inanimato, anche se simbolo, ma INANIMATO) sono stati condannati, mentre otto ragazzi che stuprano una quindicenne (rei confessi) sono stati spalleggiati da tutto il paese, Montalto di Castro.
Beh, certo.
Tu non distruggeresti mai il prezioso crocefisso, ma una scopatina con una quindicenne figa, perché no? E se non è stupro, godi solo a metà!