domenica 10 ottobre 2010

I veri, insultati eroi

Bang. O forse bum. Chissà quale è stato l'ultimo rumoraccio udito dai morti -fin troppo compianti- quattro soldati in Afghanistan. Gli ultimi di una lunga serie.
Mi sembra veramente ipocrita piangere quando la "missione di pace" uccide civili innocenti ed ignari, mentre i militari sanno di correre dei rischi, a cosa vanno incontro. Si tratta di una scelta di vita, si spera ben meditata. Mi si potrebbe rispondere: -ma è il loro lavoro, anche gli operai metalmeccanici rovinano il mondo inquinando!-. Problema: chi fa il militare frequenta un'accademia, si prepara specificatamente per quel mestiere; gli operai raramente aspirano a diventarlo. Lo fanno perché d'aria di certo non si campa. Se proprio dobbiamo dare la colpa a qualcuno, diamola a chi gestisce queste fabbriche, dato che lo fa in maniera sconsiderata! Chi sceglie di sparare non deve essere compianto in questa maniera ridicola, nessuno li ha costretti. La leva obbligatoria non esiste più, quindi se la è cercata. Punto.
I veri eroi sono quelli che collaborano con Emergency o con altre associazioni e si pagano il viaggio di tasca propria per togliere le mine, aiutare bimbi col ventre rigonfio per la denutrizione, i lebbrosi, i malconci di ogni genere. Quando loro muoiono o rischiano, nessuno dice grazie in TV: al potere fa più comodo accusarli di colaborare col "nemico" solo perché curano chiunque, mostrando la vera vocazione di un medico perbene. Sono scelte sicuramente più consapevoli, non fatte per soldi. La pace non è denaro, la pace è l'unica condizione per poter anche solo aver modo di pensare e produce la vera ricchezza: i rapporti umani sani, la vita tranquilla. Le missioni di pace producono tutto tranne che questo. I veri martiri sono sempre ignorati, sbattuti in carcere, uccisi.
Sei un eroe se stupri e torturi nelle carceri, o magari se ammazzi un bimbo davanti a sua madre (non parlo dei soldati italiani, anche perché non ho fonti, ma in generale). Al potere fa più comodo ripeterci a mo' di cantilena quanto siano braaaaavi e giuuuuusti i soldati occidentali, anziché dirci davvero che cosa fanno. Sono troppi pochi i soldati spinti dall'amor di patria, proprio quanti i preti che ammettono la corruzione del Vaticano. Per questa ragione, non posso definire nobile il loro mestiere. Non è assolutamente vero che loro sono i garanti della nostra pace, che ci proteggono dai mostruosi musulmani: ho trovato più pericoloso Gheddafi quando ha distribuito, come fossero volantini, il Corano a quelle povere hostess, chissà perché tutte molto carine.
Il vero nemico è chi ci governa. Sono loro che fanno il lavaggio del cervello alla gente, facendo credere che la guerra è una cosa giusta, mentre sorseggiano costoso champagne.
Chissà come starebbero loro, se solo sentissero bang.

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