mercoledì 22 dicembre 2010

Narrativa in Italia

Spenderei quattro parole in merito alla narrativa italiana.
è un genere letterario ampiamente bistrattato in molti campi. Leggere letteratura contemporanea (Stephen King per esempio) ti mette al livello di un bimbo che legge paperino, mentre quando si tratta di saggi, per quante cazzate contengono, allora non è più paperino, è erudirsi.
Questa è l'attuale opinione in merito. La scuola non insegna più ai ragazzi come si mettono due parole in croce, perché la concezione è che sia una cosa stupida, basta iniziare con "c'era una volta...". Nessuno conosce le regole ferree, le difficoltà nello scrivere una storia che catturi, che ti metta al centro dell'azione, che ti faccia vedere quello che è narrato. Il programma prevede lo studio accuratissimo dei Promessi Sposi nelle sue più inutili sfumature e interpretazioni tralasciando l'analisi vera e propria dell'opera. I componimenti sono solo articoli di giornale e saggi brevi, per i quali basta leggere Donna Moderna il giorno prima del compito per farsi un'idea di come bisogna scrivere.
E i risultati si vedono.
I risultati sono Valerio Massimo Manfredi, i risultati sono Moccia, i risultati sono Licia Troisi.
Tutta gente che non sa niente di come si scrive un libro, letta da gente che ne sa ancora meno di loro.
Perché chi un minimo si è fatto la bocca per un certo tipo di letteratura, aborre un autore che ti tratta da cretino mettendo su trame senza senso, personaggi stereotipati e avvenimenti assurdi, il tutto coronato da sintassi misera.
Perché la mentalità deve cambiare.
Io so che non posso fare lo psicologo senza studiare, lo sanno tutti. Tutti quelli che vorranno fare gli psicologi apriranno un libro e inizieranno a farlo, se non a scuola, a casa propria.
Gli scrittori di oggi si mettono a scrivere NIENTE, sono senza arte né parte, non conoscono le regole e non le hanno studiate perché sono convinti che la buona letteratura non abbia regole.
E da qui gli scempi, da qui romanzetti illeggibili per cerebrolesi.
Se diventerò scrittore, di certo sarà fuori dall'Italia.

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